Abusivismo edilizio: in arrivo una banca dati nazionale
Con una nota del 10 febbraio 2022, pubblicata sul sito del Ministero delle Infrastrutture, si comunica che è stata istituita con Decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, la Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio in cui saranno raccolte e rese disponibili le informazioni sugli immobili e le opere realizzate in violazione di legge.
Secondo quanto dichiarato dal Ministro Giovannini “Con la banca dati avremo finalmente a disposizione uno strumento informativo che ci consentirà di mettere a sistema le informazioni sulle opere abusive nel Paese e rafforzare le azioni di contrasto contro un fenomeno illegale che ha arrecato gravi danni alla vivibilità delle città e all’ambiente”.
Lo schema di decreto del Mims è stato oggetto di una informativa alla Conferenza Unificata del 2 febbraio scorso.
Banca dati nazionale sull'abusivismo edilizio
In una prima fase la banca dati sarà alimentata con le informazioni sugli immobili e le opere abusive oggetto delle segnalazioni effettuate dai Comuni.
Nella banca dati saranno censiti i manufatti abusivi presenti sul territorio nazionale e le relative informazioni potranno essere consultate dalle amministrazioni pubbliche competenti in materia di abusivismo edilizio.
Successivamente, ci sarà la collaborazione dei Ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Transizione ecologica, della Cultura, dell’Economia e delle Finanze, dell’Agenzia delle Entrate, delle Regioni e dei Comuni.
Il sistema consentirà di agevolare la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive da parte dei Comuni.
Le amministrazioni e gli enti competenti in materia di abusivismo sono tenuti:
- ad alimentare la banca dati,
- a condividere e trasmettere le informazioni sugli illeciti accertati e sui conseguenti provvedimenti emessi.
Ai fini di sostenere i Comuni negli interventi di demolizione delle opere abusive è istituito presso il Ministero un fondo di 15 milioni di euro, rifinanziato con la legge di bilancio per il 2022.