Addizionali IRPEF 2022: ecco le regioni che le hanno adeguate
L'agenzia delle Entrate con una notizia pubblicata in data 4 aprile sulla propria rivista FiscoOggi informa che le seguenti regioni:
con rispettive leggi regionali, pubblicate in Gazzetta Ufficiale, hanno adeguato la disciplina delle addizionali regionali ai nuovi scaglioni Irpef della legge di bilancio 2022.
Sinteticamente si riportano le novità.
La regione Lazio ha previsto, per tutti i redditi che superano i 15mila euro, una maggiorazione unica pari all’1,60 per cento.
Inoltre, ha previsto nel 2022, una detrazione dall'addizionale pari a 300 euro, in favore di coloro che percepiscono redditi che non superano i 40mila euro e che non beneficiano dell’esenzione dalla maggiorazione (redditi fino a 15mila euro, a cui si applica solo l’aliquota base). Una detrazione che, comunque, non può generare alcun credito d’imposta.
Le regioni Liguria, Marche e Umbria hanno escluso dalle maggiorazioni i redditi fino a 15mila euro e stabilito, per gli altri scaglioni le seguenti nuove percentuali aggiuntive:
- per i redditi oltre i 15mila e fino a 28mila euro:
- in Liguria la maggiorazione è dello 0,58%,
- nelle Marche dello 0,30%
- in Umbria dello 0,39%
- per i redditi oltre 28mila e fino a 50mila euro:
- in Liguria più 1,8%,
- nelle Marche 0,47%
- in Umbria 0,44%
- per i redditi oltre 50mila:
- in Liguria più 1,10%,
- nelle Marche 0,50%
- in Umbria 0,60 per cento.
Attenzione al fatto che la regione Marche ha escluso dalla maggiorazione dell’aliquota dell’addizionale regionale all’Irpef i redditi, fino a 50mila euro, dei contribuenti con uno o più figli portatori di handicap, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottati o affiliati, comunque a carico.
La regione Piemonte è intervenuta sulle aliquote di ciascun nuovo scaglione, prevedendo:
- per i redditi fino a 15mila euro, una maggiorazione dello 0,39%
- per i redditi oltre i 15mila e fino a 28mila euro, dello 0,90%
- per i redditi oltre 28mila e fino a 50mila euro, dell’1,52%
- per i redditi oltre 50mila, del 2,10 per cento.
Si confermano poi, due detrazioni già in vigore:
- 100 euro per i contribuenti con più di tre figli, per ciascuno di essi;
- 250 euro, per chi ha a carico figli disabili.