Bonus acqua potabile 2022: codice tributo e percentuale fruibile di credito d’imposta
Con Risoluzione n 17/E del 1 aprile le Entrate istituiscono il codice tributo per la fruizione del bonus acqua potabile 2022.
In particolare, per consentire ai beneficiari l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta di cui si tratta tramite il modello F24, è istituito il seguente codice tributo:
- “6975” denominato “CREDITO D’IMPOSTA PER L'ACQUISTO DI SISTEMI DI FILTRAGGIO ACQUA POTABILE – articolo 1, commi da 1087 a 1089, della legge 30 dicembre 2020, n. 178”.
In sede di compilazione del modello di pagamento F24, ai fini dell’utilizzo in compensazione del credito d’imposta, il suddetto codice tributo è esposto nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”, ovvero, nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”.
Il campo “anno di riferimento” è valorizzato con l’anno di riconoscimento del credito, nel formato “AAAA”
Ricordiamo che con il Provvedimento n 102326 del 31 marzo le Entrate hanno fissato la percentuale effettiva del credito d’imposta fruibile per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290, per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti, di cui all’articolo 1, commi da 1087 a 1089, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 noto come bonus acqua potabile.
In particolare, la percentuale è pari al 30,3745 per cento.
Si specifica inoltre che l’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile da ciascun beneficiario è pari al credito risultante dall’ultima comunicazione validamente presentata (ai sensi del provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate prot. n. 153000 del 16 giugno 2021) in assenza di rinuncia, moltiplicato per la percentuale troncando il risultato all’unità di euro.
Ciascun beneficiario può visualizzare il credito d’imposta fruibile, tramite il proprio cassetto fiscale accessibile dall’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate.
Il credito d’imposta è utilizzato dai beneficiari in compensazione ovvero, per le sole persone fisiche non esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive fino a quando non se ne conclude l’utilizzo.
Ricordiamo che dal 1 al 28 febbraio era possibile inviare le domande per il bonus acqua potabile 2022 (QUI IL MODELLO).
In particolare, fino al 28 febbraio era possibile comunicare le spese sostenute nel 2021 per l'acquisto di sistemi di filtraggio di acqua potabile, inviando il modello tramite il servizio web disponibile nell’area riservata o i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Per le spese sostenute quest’anno, invece, le comunicazioni andranno inviate nel 2023.
Bonus acqua potabile: che cos'è
Il credito d'imposta è attribuito:
- alle persone fisiche e ai soggetti esercenti attività d'impresa, arti e professioni, nonché agli enti non commerciali,
- è pari al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 1.000 euro di spesa per ciascun immobile per le persone fisiche e di 5.000 euro per ogni immobile adibiti all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali,
- per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E 290, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti.
Il credito d’imposta spetta nel limite complessivo di 5 milioni di euro rispettivamente per l'anno 2021 e 2022.
La norma al fine di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica per acque destinate ad uso potabile, proroga al 31 dicembre 2023 la possibilità di avvalersi dell’agevolazione prevedendo altresì che a tal fine, per l’anno 2023, la misura spetti nel limite di 1,5 milioni.
Bonus acqua potabile: come ottenerlo
L’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito.
Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.
Ricordiamo che con Provvedimento ADE Prot. n. 153000/2021 di giugno 2021 sono state pubblicate le regole per fruire del bonus.
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