Bonus edilizi 2025: cosa contiene la bozza di Legge di Bilancio

Scade il 31 dicembre 2024, l'aliquota di detrazione al 50% sulle spese relative agli interventi volti al recupero del patrimonio edilizio, dal 1°gennaio infatti, l'aliquota passerà al 36%.

Il DDL di Bilancio 2025, che ha cominciato il suo percorso di approvazione prevede però novità anche per i bonus edilizi e questa detrazione.

Ieri 7 novembre il ministro Giorgetti durante l'audizione presso le Commissioni Bilancio Congiunte ha confermato le intenzioni del Governo di intervenire sulla percetuale di detrazone per le ristrutturazioni, vediamo i dettagli.

Bonus edilizi 2025: novità dalla legge di bilancio

L’agevolazione fiscale sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio è disciplinata dall art 16 bis del Dpr 917/86.

Essa consiste in una detrazione dall’irpef, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo non superiore a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Attenzione al fatto che, per quelle sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, il beneficio è elevato al 50% e il limite massimo di spesa è innalzato a 96.000 euro per unità immobiliare. Pertanto la misura agevolativa al 50% sta per terminare.

La bozza della legge di bilancio 2025 prevede però novità che possiamo sintetizzare, in attesa del testo definitivo, come segue:

  • si dovrebbe introdurre un regime transitorio, sostituendo il comma 1 dell’art. 16 del DL 63/2013, che prevedrebbe per i proprietari che adibiscono l’unità ad abitazione principale:
    • l’aliquota del 50% per le spese sostenute nel 2025, nel limite massimo di spesa di 96.000 euro;
    • l’aliquota del 36% per le spese sostenute negli anni 2026 e 2027, nel limite massimo di 96.000 euro
  • per tutti gli interventi eseguiti su unità immobiliari diverse dall’abitazione principale, il regime transitorio prevedrebbe:
    • l’aliquota del 36% per le spese sostenute nel 2025;
    • l’aliquota del 30% per le spese sostenute nel 2026 e 2027, con tetto sempre a 96.000 euro;
  • i cosiddetti ecobonus e sismabonus verrebbero prorogati nelle seguenti misure:
    • l’aliquota del 50% per le spese sostenute nel 2025 per le abitazioni principali (aliquota che scende al 36% per quelle sostenute negli anni 2026 e 2027);
    • l’aliquota del 36% per le spese sostenute nell’anno 2025 per abitazioni diverse da quelle principali (aliquota che scende al 30% per quelle sostenute negli anni 2026 e 2027).
  • proroga per il 2025 il bonus mobili in scadenza il 31.12 con aliquota al 50% e tetto a 5.000 euro.

Dalla relazione della audizione di Giorgetti in Commission Bilancio del 7 novembre sul tema delle detrazioni per ristrutturazioni edilizie si legge quando segue: La percentuale di detrazione del 36% prevista a legislazione vigente, nel 2025 viene aumentata al 50% ma solo per le abitazioni principali, mentre rimane al 36% per le seconde case. Anche per le spese riconducibili al superbonus sostenute nel 2025 sono previste le stesse percentuali di detrazioni. Nel 2026 e 2027 le agevolazioni passeranno al 36% per le prime case e al 30% per le seconde.

Inoltre, è possibile beneficiare delle detrazioni per le spese sostenute nel 2023 in un periodo di 10 anni anziché dei 4 anni previsti in precedenza.

Vedremo le conferme nella norma definitiva.

Superbonus: cosa resta fino al 2025

Il 31 dicembre 2024 scade anche l'aliquota al 70% del superbonus massicciammente ridimensionato da tutte le norme in tema, avvicendatesi nel corso del 2023 e del 2024.

I dati ENEA mostrano una brusca flessione della misura agevolativa e ad oggi, per il superbonus restano 3 mesi con aliquota al 70% che dal 2025 si vedrà applicare una aliquota al 65%. 

In proposito Giorgia Meloni e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, hanno sottolineato più volte che si va verso l'abbandono di qualsiasi forma di agevolazione fiscale in edilizia che non sia quella strutturale di cui all’art. 16-bis del d.P.R. n. 917/1986.

Sul superbonus la bozza di legge di bilancio 2025 contiene solo la possibilità di spalmare su 10 anni le rate del bonus anche per le spese 2023, l'unico anno che mancava di questa possibilità. Leggi: Superbonus 2023 in dieci anni: norma in arrivo per approfondire.