Decreto aiuti: più risorse per il settore musicale e dell’audiovisivo
Il Dl Aiuti convertito in legge e pubblicato in GU n 164 del 15 luglio e in vigore dal 16 luglio, prevede nuove misure per il rilancio del settore musicale e audiovisivo.
In particolare, viene aumentato da 800.000 euro a 1.200.000 euro, nei tre anni d'imposta, l'importo massimo del credito di imposta riconosciuto dal D.L. 91/ 2013:
- alle imprese produttrici di audio e video musicali e
- alle imprese organizzatrici e produttrici di spettacoli di musica dal vivo
Ricordiamo che l'art 7 del DL n 93/2013 ha previsto al fine di agevolare il rilancio del sistema musicale italiano, ai fini delle imposte sui redditi, nel limite di spesa di 4,5 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016 e di 5 milioni di euro annui decorrere dall'anno 2021 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili, alle imprese produttrici di fonogrammi e di videogrammi musicali (di cui allart 78 della legge 633/41 e successive modificazioni) ed alle imprese organizzatrici e produttrici di spettacoli di musica dal vivo, (esistenti da almeno un anno prima della richiesta di accesso alla misura) è riconosciuto un credito d'imposta nella misura del 30per cento dei costi sostenuti per attività di sviluppo, produzione digitalizzazione e promozione di registrazioni fonografiche o videografiche musicali, secondo le modalità di cui al comma 5 del presente articolo (fino all'importo massimo di 800.000 euro nei tre anni d'imposta)).
Attenzione al fatto che la disposizione in esame è sottoposta all’autorizzazione della Commissione europea, ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.