Decreto flussi 2021: scadenza prorogata per alcune categorie

Il nuovo  Decreto flussi   ingresso in Italia 2021 per 69.700 lavoratori è stato varato dal Governo lo scorso 21 dicembre ed è passato al vaglio della Corte dei Conti ma la pubblicazione è prevista per le prossima settimana  . Si tratta di un numero doppio rispetto alla media dei precedenti provvedimenti e il Ministro Orlando ha specificato che il testo potrebbe anche subire ulteriori integrazioni o essere seguito da un altro decreto  di integrazione nel caso il numero  di richieste risultasse  molto superiore.

Nlla conferenza  Conferenza Stampa il Presidente del Consiglio Draghi che ha ricordato le esigenze espresse dalle aziende in questo senso , in particolare del settore agricolo e dell'edilizia . 

L'ultimo decreto flussi era stato pubblicato nel mese di ottobre 2020  e prevedeva ingressi per   una   quota complessiva massima di 30.850 unita' di cui:18.000 per motivi di  lavoro  subordinato  stagionale  nei  settori agricoltura  e turistico alberghiero  12.850 per motivi di lavoro  subordinato  non  stagionale  e  di lavoro autonomo, studio,  tirocinio  e/o formazione professionale.

Decreto flussi le scadenze per le domande 2022

  •  dalle 9:00 del 12 gennaio 2022 sarà disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda all’indirizzo https://nullaostalavoro.dlci.interno.it,
  •   dalle ore 9:00 del 27 gennaio 2022  si potrà effettuare l'invio delle domande per l’assunzione di lavoratori non stagionali, per i lavoratori autonomi e per le conversioni 8 compresi i settori  dell’autotrasporto, dell’edilizia del turismo  per i cittaini di Paesi con accordi id cooperazione in materia migratoria con l’Italia;
  •  dalle ore 9 del 1 febbraio 2'22  si potranno inviare le domande per i lavoratori stagionali
  • dal 15° giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta sarà possibile l'invio  per i cittadini dei paesi ancora privi di accordi di cooperazione con Italia 
  • scadenza finale il 17 marzo 2022 (v. sotto)

AGGIORNAMENTO 18 MARZO 2022

E' stata  pubblicata il 16 marzo una circolare congiunta dei ministeri dell'Interno, del Lavoro e delle Politiche agricole,  n. 2477 con cui viene prorogata al 30 settembre  la scadenza  per le seguenti categorie di ingressi:

– Lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori residenti in Venezuela,

–  conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di:

a) Permessi di lavoro stagionale

b) Permessi di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale; 

c) Permessi di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da altri Stati Ue  e 

– Conversione in permessi di soggiorno per lavoro autonomo di   permessi di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da altri Stati Ue e   ermessi di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale.

Il motivo è che sono ancora disponibili molti dei posti messi a disposizione per queste categorie.

Quote di ingresso 

Come detto il Decreto fissa una quota massima di ingressi pari a 69.700 unità, cosi suddivise: 

  • 42.000  per  lavoro stagionale, di cui  14.000  per il solo settore agricolo,  con  domande di nulla-osta  presentate, in nome e per conto dei datori di lavoro, dalle organizzazioni datoriali (Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Alleanza delle cooperative (Lega cooperative e Confcooperative). 
  • 27.700 ingressi  per  lavoro non stagionale e autonomo (20.000  per i  settori dell’autotrasporto, dell’edilizia e turistico-alberghiero per cittadini dei Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria con l’Italia)
  •  di cui  17.000 sono riservati ai lavoratori cittadini di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia – Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina. La restante quota di 3.000 resta per i cittadini di altri Paesi con i quali, nel corso del 2022, entreranno in vigore accordi di cooperazione.   La Circolare interministeriale prot. n. 116 del 5 gennaio 2022  fornisce anche alcune precisazioni per il settore dell’autotrasporto merci per conto terzi.

Infine  7.000  ingressi sono riservati a coloro che devono convertire in lavoro il permesso di soggiorno già posseduto ad altro titolo. Le quote sono specificate nel decreto.

Come fare domanda 

Il datore di lavoro  deve possedere un’identità SPID, e dovrebbe possibilmente utilizzare lo stesso indirizzo email usato per l’identità SPID.

Un servizio di assistenza agli utenti  è disponibile  sull’home page dell’applicativo, per tutti gli utenti registrati. 

Tutta la Modulistica è online sul sito web del Ministero dell’Interno.www.interno.gov.it