Informative trasparenza contratti di lavoro: le nuove regole

Si allentano parzialmente gli obblighi dei datori di lavoro in materia di trasparenza nei rapporti con i dipendenti e collaboratori. Lo prevede il nuovo decreto legge "Lavoro" n. 48 2023   pubblicato  in Gazzetta Ufficiale in 4 maggio 

Le  novità modificano nuovamente il d.lgs 152 1997 in senso opposto a  quello del decreto 104 2022 cd. Trasparenza, entrato in vigore il 13 agosto 2022 in recepimento di una direttiva europea a maggior tutela dei lavoratori nei rapporti con i datori di lavoro. Si prevedeva la consegna  ai lavoratori di un documento ad integrazione del contratto di assunzione con la specifica  di tutti gli aspetti del rapporto.

Con il nuovo decreto lavoro si  prevede un alleggerimento del documento  consentendo il semplice rimando per molti aspetti ai  testi dei contratti collettivi  applicati . Vediamo di seguito piu in dettaglio 

Le nuove regole per la trasparenza nel decreto Lavoro

L'attuale art . 25 del decreto introduce  semplificazioni in materia di informazioni e di obblighi di pubblicazione, anche per assicurare una uniformità di comunicazione  in tutte le realtà lavorative.

Si consente  in particolare la possibilità di :

  • comunicare al lavoratore alcune informazioni (art. 1 comma 1 del D. Lgs. 152/97) con  semplice rimando al riferimento normativo o della contrattazione collettiva, anche aziendale, 
  • mettere a disposizione dei dipendenti  i contratti collettivi e i regolamenti applicabili al rapporto di lavoro sul sito web aziendale.

Inoltre si   ridimensiona   l'obbligo di informativa riguardante le modalità  di assunzione, di conferimento degli incarichi   gestione amministrativa,  sorveglianza e valutazione delle prestazioni  in capo ai datori di lavoro che utilizzano sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati.

Nello specifico  l'obbligo sarà applicabile solo ai datori di lavoro  per i quali i sistemi decisionali e di monitoraggio siano "integralmente" automatizzati, e non solo  se "particolarmente rilevanti " ,  come in precedenza specificato dalle istruzioni ministeriali (vedi sotto)

Infine al comma 8 si specifica che tali  obblighi  non riguardano i sistemi protetti da segreto industriale e commerciale.

Qui il testo ufficiale del decreto-legge  

Informative trasparenza semplificate  

elementi rinviabili al ccnl  elementi  obbligatori da indicare nel contratto o nell'informativa allegata
durata del periodo di prova dati anagrafici del lavoratore e dell'azienda
 diritto alla formazione aziendale  inquadramento contrattuale 
durata congedi retribuiti : ferie permessi  mansioni da svolgere 
preavviso licenziamento o dimissioni  durata del contratto 
dettagli sulla retribuzione (elementi costitutivi termini di pagamento modalità tipologia del contratto
orario di lavoro programmazione  straordinari
enti incaricati dei contributi previdenziali 

Decreto Trasparenza  la circolare di istruzioni 2022

Il  ministero del lavoro  aveva emanato la circolare 19-2022   di chiarimenti sul decreto Trasparenza  e  in particolare sulle caratteristiche dell' informativa dettagliata sulle condizioni di lavoro che il datore di lavoro deve fornire al lavoratore, ampliata  rispetto a quanto già previsto dal d.lgs 152 /97. Il ministero sottolineava in particolare la necessità di concretezza delle informazioni  che devono riguardare: 

FERIE E CONGEDI

Va specificata la  durata del congedo per ferie e degli altri permessi e  congedi retribuiti cui il lavoratore ha diritto oppure , la modalità per calcolarla. L'obbligo non riguarda i congedi NON retribuiti

RETRIBUZIONE 

Vanno comunicati in dettaglio i componenti determinabili all'inizio del rapporto, non quelli variabili  come premi di produttività o buoni pasto;

ORARIO DI LAVORO

devono essere chiarite le specifiche articolazioni dell'orario, delle modalità di cambio turno  dei limiti e retribuzione del lavoro straordinario . In caso di variazioni queste vanno comunicate solo per periodi significativi oppure se sono cambiamenti strutturali.

SISTEMA PREVIDENZIALE 

Riguardo  l’obbligo di informare il lavoratore su «gli enti e gli istituti che ricevono i contributi previdenziali e assicurativi dovuti dal datore di lavoro» va specificato quanto previsto dalla contrattazione collettiva ad esempio  sulle possibili adesioni  a fondi di previdenza integrativa aziendali o settoriali.

SISTEMI AUTOMATIZZATI 

In merito all’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati  vanno comunicate al lavoratore le modalità se incidono in modo rilevante sulle condizioni di lavoro mentre non è necessario indicare ad esempio il funzionamento di meri  controlli in ingresso e in uscita , sempre che non incidano nelle decisioni del datore di lavoro.

La circolare si sofferma invece sull'utilizzo di sistemi automatizzati riguardanti  «le indicazioni incidenti sulla sorveglianza, la valutazione, le prestazioni e l’adempimento delle obbligazioni contrattuali dei lavoratori»: in questo caso il datore di lavoro o committente ha l’obbligo di informare il lavoratore dell’utilizzo ad esempio di strumenti come: tablet, dispositivi digitali e wearables, gps e  geolocalizzatori, sistemi per il riconoscimento facciale, sistemi di rating e ranking, etc.