Spettacolo: le nuove prestazioni INPS per maternità-paternità

A seguito del decreto legge  n. 73 2021, sono state introdotte nuove prestazioni  INPS  di maternità/paternità per le  lavoratrici e i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo  sia inquadrati con  rapporti di lavoro subordinato e  autonomo.  Inoltre il nuovo articolo 59-bis  inserito nel TU per la maternità e paternità  (dlgs 151 2001 ) indica le modalità di  deteminazione della retribuzione media globale giornaliera, utile per il calcolo dell'indennità

 La circolare INPS N. 182  del 10 dicembre fornisce  le indicazioni operative per l'applicazione di queste novità.

Viene precisato innanzitutto che ì lavoratori dello spettacolo, indipendentemente dalla natura autonoma o subordinata del rapporto di lavoro, sono suddivisti in tre gruppi, a seconda che: 

  1.  prestino a tempo determinato attività artistica o tecnica, direttamente connessa con la produzione e la realizzazione di spettacoli;
  2.  prestino a tempo determinato attività  in ipotesi diverse da quelle sopracitate 
  3. prestino attività a tempo indeterminato. 

Le relative indennità di maternita sono pagate direttamente dall' Inps per le prime due categorie e invece anticipate dai datori di lavoro per la terza

  • Nel caso in cui il periodo  di maternità/paternità inizi durante un rapporto di lavoro subordinato,sono riconosciute le tutele previste per i lavoratori dipendenti,  mentre
  •  se il  periodo indennizzabile inizi durante lo svolgimento di un rapporto di lavoro autonomo dello spettacolo, trovano applicazione le tutele del Capo XI del  testo unico, con le particolarità illustrate nella circolare.

 In caso di cessazione o sospensione del rapporto di lavoro, è garantita la tutela della maternità/paternità qualora sussistano le condizioni di cui all’articolo 24 del citato testo unico oppure qualora sia stato prestato lavoro autonomo nei 12 mesi antecedenti l’inizio del periodo indennizzabile

. Nel caso di contemporanea sussistenza dei requisiti di accesso alla tutela della maternità (sia da lavoro autonomo che da lavoro subordinato), si applica la tutela derivante dall’ultimo rapporto di lavoro. 

Maternità lavoro autonomo  settore spettacolo

 Come previsto dall’articolo 68 del D.lgs n. 151/2001 è previsto il riconoscimento di una indennità :

  • per i 2 mesi antecedenti la data del parto e per i 3 mesi successivi al parto stesso
  •  pari all’80% della retribuzione, 
  • anche a prescindere dall’effettiva astensione dall’attività lavorativa, purché sia accertata la sola iscrizione del soggetto richiedente al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;

ATTENZIONE: il riconoscimento della contribuzione figurativa per i periodi indennizzati concernerà i soli periodi non coperti da contribuzione obbligatoria per effetto dell’astensione della lavoratrice dal lavoro.

Invece  in caso di interruzione della gravidanza, spontanea o volontaria, , verificatasi non prima del terzo mese di gravidanza, su certificazione medica rilasciata dall’ASL competente per territorio, è corrisposta un’indennità giornaliera per un periodo di 30 giorni, calcolata secondo le indicazioni contenute nel successivo paragrafo 

Paternità  e congedi parentali settore spettacolo

 Per quanto concerne la tutela della paternità, sono applicabili le disposizioni contenute nell’articolo 66, comma 1-bis, del D.lgs n. 151/2001. Non operano, tuttavia, le disposizioni relative al congedo obbligatorio e facoltativo che riguardano esclusivamente i lavoratori con rapporto di lavoro subordinat

Per il  congedo parentale durante lo svolgimento di rapporto di lavoro autonomo , spetta un periodo massimo di 3 mesi, indennizzati al 30% della retribuzione, da fruire entro il primo anno di vita del bambino, previa verifica della sussistenza di un rapporto di lavoro attivo,

come per tutte le categorie di lavoratori autonomi lavoratori padri dello spettacolo, durante lo svolgimento di attività di lavoro autonomo, non hanno diritto al congedo parentale.

Attenzione va prestata al fatto che la lavoratrice:

  • deve presentare domanda di indennità di congedo parentale all’Istituto prima dell’inizio del periodo di congedo di cui fruisce o al più tardi il giorno stesso ,pena la reiezione della domanda; 
  • deve comunicare l’astensione dal lavoro anche ai propri committenti; 
  • il congedo può essere fruito interamente o frazionato, solamente a giorni
  • i periodi di congedo parentale non coperti da contribuzione obbligatoria per effetto dell’astensione della lavoratrice sono coperti da contribuzione figurativa.

L’aliquota contributiva di finanziamento dell’assicurazione economica di maternità è fissata allo 0,46%

Retribuzione globale ai fini del calcolo dell'indennità

Per tutti i lavoratori dello spettacolo a tempo determinato, la retribuzione media globale giornaliera, ai fini dell’indennità di maternità/paternità, corrisponde all'importo dei redditi percepiti in relazione alle sole attività lavorative nel settore dello spettacolo – sia di natura autonoma che di natura subordinata – nei 12 mesi antecedenti l'inizio del periodo indennizzabile , suddiviso per il numero di giorni lavorati, o comunque retribuiti nel medesimo periodo.

 Restano pertanto esclusi  tutti gli eventuali redditi  non afferenti al settore dello spettacolo.

L'istituto conclude che  sia per i rapporti di lavoro subordinato a tempo determinato sia per i rapporti di lavoro autonomo, non si applicano, ai fini del calcolo delle indennità di maternità/paternità e di congedo parentale, le disposizioni di cui all’articolo 23 e all’articolo 34 del D.lgs n. 151/2001, che restano invece applicabili ai rapporti a tempo indeterminato.