Credito d’imposta bonifica ambientale: le regole per averlo

Pubblicato in GU n. 32 dell' 8 febbraio 2022 il DPCM 10 dicembre 2021 di attuazione del credito d'imposta per le erogazioni liberali in denaro effettuate nei periodi d'imposta successivi a quello in corso  al  31 dicembre 2018, per interventi su edifici e terreni pubblici, ai fini:

  • della bonifica ambientale,
  • della prevenzione e  del  risanamento  del dissesto idrogeologico, 
  • della realizzazione o della  ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate 
  • del recupero di aree dismesse  di proprietà pubblica.

Credito d’imposta bonifica ambientale: a chi spetta

In particolare, il credito d'imposta è riconosciuto, in considerazione delle erogazioni liberali effettuate:

  • alle persone  fisiche  fiscalmente residenti nel territorio italiano;
  • agli enti non commerciali, intesi come enti pubblici o privati diversi dalle società residenti nel territorio dello Stato, che non hanno per oggetto esclusivo o  principale  l'esercizio  di  attività commerciali;
  • ai soggetti titolari di reddito  d'impresa,  indipendentemente dalla natura giuridica assunta,  dalle  dimensioni  aziendali e dal regime contabile adottato, nonché alle  stabili  organizzazioni  nel territorio dello Stato di imprese non residenti. 

Attenzione al fatto che le erogazioni liberali devono essere effettuate esclusivamente tramite uno dei seguenti sistemi di pagamento:

  • bonifico bancario;
  • bollettino postale;
  • assegni bancari e circolari;
  • carte di credito, di debito e prepagate.

In caso di pagamento effettuato mediante conto corrente bancario o postale i dati identificativi del conto corrente devono coincidere con quelli del soggetto richiedente l'agevolazione. 

Credito d’imposta bonifica ambientale: a quanto ammonta

Il credito d'imposta è riconosciuto nella misura del 65% delle erogazioni liberali in denaro effettuate per gli interventi di seguito elencati e spetta:

  • alle persone fisiche e agli enti non commerciali  nel limite del 20% del reddito imponibile 
  • ai soggetti titolari di reddito d'impresa nel limite del 10 per mille dei ricavi annui 

ed è ripartito in tre quote annuali di pari importo.

Credito d’imposta bonifica ambientale: per quali interventi spetta

Sono  riconosciute  ammissibili  al  beneficio del credito di imposta le erogazioni liberali in denaro ai fini di:

  • bonifica   ambientale,    intesa    come    risanamento    e riqualificazione  di  un'area  contaminata  da  rifiuti  o   sostanze pericolose e dannose per la salute dell'uomo e per l'ambiente;
  • rimozione dell'amianto dagli edifici,  intesa  come  rimozione ossia  eliminazione  dei  materiali   contenenti   amianto   mediante asportazione, smaltimento e bonifica dell'area;
  • prevenzione e risanamento del dissesto  idrogeologico,  intesa come contenimento o rimozione dei fattori che determinano il fenomeno di dissesto;
  • realizzazione  o  ristrutturazione  di  parchi  e  aree  verdi attrezzate, intesa come interventi di sviluppo e  valorizzazione  del verde urbano e periurbano;
  • recupero di aree  dismesse,  intesa  come  riqualificazione  e riutilizzo   di   un'area   non   più adoperata,  attraverso  la ristrutturazione  o  ricostruzione di manufatti  esistenti  o  la rinaturalizzazione a fini agricoli, ricreativi, sociali.

Il  credito  d'imposta  è anche riconosciuto  qualora  le erogazioni liberali in denaro effettuate per gli interventi suddetti siano destinate ai soggetti concessionari  o  affidatari  dei beni oggetto di tali interventi. 

Credito d’imposta bonifica ambientale: come richiederlo

L'accesso al beneficio per le erogazioni liberali effettuate dopo la pubblicazione del presente decreto avviene previo rispetto della seguente procedura:

  • il soggetto  che  intende  effettuare  un'erogazione  liberale individua l'intervento da  sostenere  sul  portale  web  gestito  dal Ministero  della  transizione  ecologica  e  contatta   la   pubblica amministrazione proprietaria del bene oggetto  di  finanziamento  per concordare l'importo e i termini dell'erogazione liberale;
  • successivamente,   il   soggetto   che   intende   effettuare l'erogazione liberale prenota il contributo comunicando al  Ministero della transizione ecologica l'ammontare dell'erogazione liberale e  i termini   di   effettuazione   concordati    con    l'amministrazione proprietaria del bene;
  • nei dieci giorni successivi  alla  prenotazione  di  cui  alla lettera precedente, il Ministero della transizione ecologica comunica al soggetto che intende effettuare l'erogazione liberale l'ammissione al contributo, sotto forma di credito di imposta,
  • entro i dieci giorni successivi alla comunicazione di cui sopra, il soggetto che intende  usufruire  dell'agevolazione,  a pena di decadenza della  prenotazione  del  contributo,  effettua  il versamento avvalendosi dei sistemi previsti.
    • L'operazione deve  indicare la  causale  «Bonus   Ambiente»,  seguita  dalla denominazione dell'ente beneficiario e dall'oggetto della donazione;
  • entro trenta giorni  dall'avvenuto  versamento,  le  pubbliche amministrazioni  proprietarie  del  bene  oggetto  di   finanziamento verificano il buon  fine  del  pagamento  e,  mediante  l'accesso  al portale  gestito   dal   Ministero   della   transizione   ecologica, 
  • successivamente, il soggetto che  ha  effettuato  l'erogazione liberale, al fine di  usufruire  del  credito  d'imposta,  accede  al portale gestito  dal  Ministero  della  transizione  ecologica   per scaricare apposita dichiarazione prodotta dal portale  attestante  la donazione, sulla  base  delle  informazioni  fornite  dai   soggetti pubblici, e acconsentire o meno alla pubblicazione  dei  propri  dati identificativi sul sito web istituzionale del Ministero.

L'elenco  degli interventi è continuamente  aggiornato  attraverso le segnalazioni delle pubbliche amministrazioni.

Il Ministero della transizione ecologica pubblica l'elenco delle donazioni ricevute, facendo  esplicito riferimento  al  titolo dell'intervento,   all'ente beneficiario, all'ammontare dell'erogazione e agli eventuali finanziamenti pubblici ricevuti  dal  medesimo  intervento.  

Infine, i soggetti beneficiari delle erogazioni liberali comunicano mensilmente al Ministero della transizione ecologica, per il tramite del portale web tutte le informazioni relative all'intervento, i Fondi pubblici assegnati per l'anno in corso,  l'ente responsabile del bene,  nonché le  informazioni  relative  alla  fruizione.  

Gli eventuali concessionari o  affidatari  beneficiari  delle erogazioni liberali  hanno  l'onere  di  effettuare  la  medesima  attività di comunicazione per il tramite dei soggetti  pubblici  proprietari del bene. 

Allegati: